Oggi 30 marzo 2013 , il Presidente della
Repubblica Napolitano , al fine di superare l’impasse politico-istituzionale
determinatosi a seguito del risultato elettorale e del non risolutivo contatto
fra le forze politiche , ha
nominato dieci componenti dei due gruppi
di “saggi” per la stesura di un programma di governo , che intervenga sia su questioni
economiche e sociali sia su quelle di natura istituzionale e costituzionale.
L’attuale Governo rimane in carica e il nuovo Parlamento avrà l’importantissimo
compito di decidere in merito alla risoluzione dei problemi sulla base delle indicazioni del programma
posto in essere dai “saggi” .
Affinchè possa
determinarsi una seria e radicale riforma del sistema economico e istituzionale e finalmente dare
impulso alla crescita e sviluppo delle attività produttive , il programma dei
dieci “ saggi “ DOVRA’ contenere in modo chiaro e completo una serie
di proposte radicali e di cambiamento in materia istituzionale ( riforma della
legge elettorale , riduzione dei parlamentari, abolizione delle provincie ) e in materia costituzionale
( riforma del bicameralismo ) e inoltre
, in materia economica e sociale , attraverso immediati finanziamenti ( reddito
minimo sociale fisso garantito pro capite) a favore di disoccupati e famiglie indigenti
; provvedimenti immediati a favore delle imprese , sblocco del patto di
stabilità e pagamento crediti a carico delle P.A. , abolizione IRAP,
snellimento delle procedure burocratiche , equità fiscale ( redistribuzione del reddito
attraverso una effettiva progressività delle imposte nei confronti di redditi da
capitali e patrimoniali) ; una efficace lotta alla evasione fiscale , anche attraverso
la possibilità di ottenere interamente
tutti i rimborsi delle spese sostenute dalle famiglie per beni e servizi
fondamentali per la vita ; provvedimenti rigorosi contro la corruzione e
attività mafiose e norme in merito al
conflitto di interessi e antiriciclaggio.
Al fine che tutto ciò si
realizzi è assolutamente necessario che il lavoro dei “saggi” possa avvenire guardando esclusivamente alle
necessità sociali, del bene comune e della economia reale del Paese ,
affrontando l’onere economico derivante attingendo da tutte le risorse
ricavate da eliminazione degli sprechi e
dei privilegi , rinuncia verso investimenti strutturali faraonici e non
prioritari, risparmi su spese militari e di tipo energetico, e pertanto che la stesura del progetto non risenta di tentativi opportunistici e di
interesse di parte , che mutilerebbero il progetto stesso e ne vanificherebbero
il risultato politico e sociale.
Se qualcuno degli schieramenti politici in ambito parlamentare ,
per interessi di parte, rifiuterà o ostacolerà tutte o anche in parte , le
suddette necessarie e opportune proposte di legge riformiste e di radicale
cambiamento del sistema socio-politico , sino al punto di determinare la
impossibilità di raggiungere le indispensabili condizioni di maggioranze e
quindi non mettere il Governo in condizioni di funzionare , tale
schieramento politico DOVRA’ prendersene in pieno le RESPONSABILITA’,
poiché dovrà rendere conto a tutti i cittadini di essere stato
causa di
tutte le gravissime conseguenze
che pesantemente ricadrebbero sicuramente sul Paese per un inevitabile peggioramento della crisi e che non potranno non generare collasso
economico e pericolosi scontri sociali.
LA VERITA’
DEI FATTI ( 2
APRILE 2013 )
PER FARE
TROPPO I FURBI GLI ITALIANI
SI SONO DA
SE MEDESIMI “ IMBOTTIGLIATI “ ; I
PARTITI HANNO SCELTO
UNA LEGGE ELETTORALE TALMENTE “PORCELLUM”
CHE ADESSO
NON CONSENTE A
NESSUNO DI LORO
DI RAGGIUNGERE UNA
REALE MAGGIORANZA IN
TUTTE E DUE
LE CAMERE.
GLI ITALIANI , COME E’
LORO COSTUME DEMOCRATICO , HANNO ESPRESSO
LEGITTIMAMENTE CONSENSI DIVERSIFICATI
RISPETTO AGLI SCHIERAMENTI
POLITICI , NON DETERMINANDO PERO’ CONDIZIONI
DI NETTA PREVALENZA
DI UNO SCHIERAMENTO
RISPETTO AGLI ALTRI.
OGNI SCHIERAMENTO PER VOLER
SALVAGUARDARE GLI INTERESSI
DI PARTE O
PER EVIDENTE INCOMPATIBILITA’ DI
CONVIVENZA , NON HA RESO
POSSIBILI OPPORTUNI ACCORPAMENTI O
ALLEANZE , QUINDI NE E’
DERIVATA LA IMPOSSIBILITA’ DI
FORMARE UN REGOLARE
GOVERNO POLITICO , E QUINDI LO “
STALLO “.
NE E’ DERIVATA LA
NECESSITA’ , DA PARTE DEL
CAPO DELLO STATO , DI
MANTENERE UN GOVERNO
DI TECNICI , PERALTRO GIA’
ESISTENTE IN FASE PREELETTORALE, MA
NATURALMENTE IN MODO PROVVISORIO, PER EVITARE UN PERICOLOSO VUOTO ISTITUZIONALE
E GRAVI RIPERCUSSIONI
ECONOMICHE IN CAMPO
EUROPEO .
ALLO STATO
DELLE COSE , DAL RISULTATO ELETTORALE , IL PARLAMENTO , IN TUTTE E DUE LE CAMERE
, E’ PERFETTAMENTE IN GRADO DI LEGIFERARE
E QUINDI DI INTERVENIRE
OPPORTUNAMENTE E TEMPESTIVAMENTE AL
FINE DI EFFETTUARE
TUTTE QUELLE MODIFICHE E
QUELLE INIZIATIVE CHE
SONO NECESSARIE SIA
DAL PUNTO DI VISTA
ISTITUZIONALE , SIA PER
QUANTO RIGUARDA I
GRAVISSIMI E URGENTISSIMI
PROBLEMI ECONOMICI E SOCIALI
CHE GRAVANO SUL PAESE.
IL GOVERNO , SEBBENE PROVVISORIO E
TECNICO , ESSENDO PER COSTITUZIONE L’ORGANO
ESECUTIVO , HA IL
DOVERE , IN UNA TALE PARTICOLARE
CONTINGENZA , DI RENDERE
OPERATTVI , ATTRAVERSO I SUOI
ORGANI , TUTTI I PROVVEDIMENTI
DI LEGGE EMESSI
DAL PARLAMENTO E QUINDI
DI GARANTIRE UNA
REGOLARE , SUFFICIENTE GOVERNABILITA’ , ANCHE SE
NON IN MODO
PIENO COME NEL CASO DI UN GOVERNO
POLITICO.
COMUNQUE ,
AL MOMENTO QUESTA
E’ LA REALE
SITUAZIONE DI NECESSITA’ E
SINO A QUANDO
NON SI SARANNO REALIZZATE CONDIZIONI
PIU’ IDONEE , SPETTA A
TUTTE LE FORZE
POLITICHE RAPPRESENTATE IN
PARLAMENTO DI AFFRONTARE
IN MODO RESPONSABILE
TUTTI I PROBLEMI
EMERGENTI E METTENDO
DA PARTE OGNI
INTERESSE PARTICOLARE E PARTITICO
, LEGIFERARE IN FAVORE DEL VERO ED
EFFETTIVO BENE COMUNE
ED INTERESSE GENERALE DELLA NAZIONE.
IN UN
TALE CONTESTO DI
CRISI POLITICA,SOCIALE ED
ECONOMICA , NAZIONALE E GLOBALE ,
SE NON VI
FOSSERO STATI GLI OPPORTUNI
INTERVENTI SUCCESSIVI
DA
PARTE DEL NOSTRO
CAPO DI STATO , ( A PARTIRE DALLE DIMISSIONI DEL
GOVERNO BERLUSCONI E SINO
AD OGGI ) SI SAREBBE
VERIFICATO IRRIMEDIABILMENTE IL
COLLASSO SOCIALE DEL NOSTRO
PAESE .
INFATTI L’ITALIA
ERA GIUNTA AL
LIMITE DEL FALLIMENTO
A CAUSA DI
UNA SCONSIDERATA ED
IRRESPONSABILE ATTIVITA’ DA
PARTE DI GOVERNI
CHE SUCCEDENDOSI NELL’ARCO
DI OLTRE UN
VENTENNIO , HANNO DETERMINATO ,
A CAUSA
DEGLI SPRECHI , DELLA CORRUZIONE , DI FAVORITISMI, COLLUSIONI MAFIOSE, ECC…., UN
ELEVATISSIMO DEBITO PUBBLICO
ED ANCORA, FATTO PIU’ GRAVE , HANNO
CONTESTUALMENTE E COLPEVOLMENTE
TRASCURATO E DEPRESSO ( CON AZZERAMENTO DEL P.I.L. ) GLI IMPORTANTI ED ESSENZIALI FATTORI DI
INCENTIVAZIONE PER LA
CRESCITA , LA PRODUTTIVITA’ E
LA COMPETIVITA’ DELLE IMPRESE
ED INDUSTRIE.
FATTO
ANCORA PIU’ SCANDALOSO
E’ ADESSO QUELLO
CHE VEDE ERGERSI
IL MALCONTENTO E
UN ATTEGGIAMENTO DI ASPRA CRITICA
DA PIU’ PARTI POLITICHE E
ANCHE DI CITTADINI
COMUNI RISPETTO ALLE
DECISIONI PRESE PER
NECESSITA ‘ DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA , NAPOLITANO , ( CON LA
NOMINA DEI “ SAGGI “ ) ADDOSSSANDO SULLA
SUA PERSONA LA
RESPONSABILITA’ DI TUTTA
UNA SITUAZIONE DI
CRISI E DI
PROBLEMI , CHE CERTAMENTE SOLO UN
FOLLE POTEVA PENSARE CHE LA
SUA PERSONA POTESSE
RISOLVERE , MA CHE PURTROPPO E’ STATA MALE
GESTITA PURE DAL MEDESIMO
GOVERNO TECNICO DA LUI NOMINATO
E NE’ MAI SAREBBE STATA MEGLIO GESTITA
DA UNA CLASSE
POLITICA ( O DI DESTRA O DI
SINISTRA O DI CENTRO ) GIA’
PROFONDAMENTE COMPROMESSA A CAUSA
DELLE PROPRIE ECLATANTI INEFFICIENZE
E INCAPACITA’ DIMOSTRATE.
E’ ADESSO
GIUNTA LA “
RESA DEI CONTI “
, PER UN RADICALE
CAMBIAMENTO, VERSO UNA MORALIZZAZIONE DELLA VITA PUBBLICA, ANCHE RIGUARDO ALLE
MENTALITA’ , ALLE COSCIENZE ED
AI COMPORTAMENTI , SIA IN
AMBITO POLITICO , SIA ALL’INTERNO
DELLA CITTADINANZA STESSA.
I CITTADINI
ORMAI HANNO CAPITO , SPECIALMENTE COLORO
CHE EFFETTIVAMENTE STANNO
SOFFRENDO DELLA GRAVE
CRISI , CHE NE HANNO
ABBASTANZA DEI GIOCHI PARTITICI DI
POTERE …… VI E’ LO
STALLO , IL P.D. ( DI BERSANI ) E’ IN CRISI , ’ IL SIGNOR RENZI E COMPAGNI STANNO
IMBASTENDO IL GRANDE
“ INCIUCIO “ CON IL BERLUSCONI E CON CHI SA QUALE ALTRO ELEMENTO
SUBITO PRONTO E DISPONIBILE A
FAR PARTE DELLA AMMUCCHIATA………DICONO
CHE NON CI
SONO ALTERNATIVE , VISTO CHE LA
RICHIESTA DI AVERE INCARICO DI
GOVERNO AVANZATA DAL MOVIMENTO CINQUE
STELLE VIENE RITENUTA
“ FUORI DA OGNI LOGICA
PARTITICA “ E
PERTANTO RIFIUTATA…E ALLORA ?
…VOGLIONO FARE IL “GOVERNISSIMO “ I
SOLITI NOTI E STRANOTI
DELLA POLITICA , PER CONTINUARE A
DIVIDERSI FRA LORO
INCARICHI E POLTRONE , PER ASSICURARSI FETTE
DI POTERE E
DI SOTTOGOVERNO , CON
RELATIVI GUADAGNI , FAVORI E
SPECULAZIONI…..PER TUTTO IL
TEMPO CHE ANCORA SARA’ A
LORO POSSIBILE MANTENERE …..TUTTO QUESTO
MENTRE LA GENTE
CONTINUERA’ A MORIRE
DI FAME E PURTROPPO NON
SOLO METAFORICAMENTE , MA REALMENTE
E DI DISPERAZIONE …
QUESTA E’
UNA TRAGEDIA DI
IMMENSE PROPORZIONI , CHE NON
SOLO NON POTRA’ ESSERE FERMATA ,
MA DILAGHERA’ IRRIMEDIABILMENTE . INFATTI,
QUALSIASI INTERVENTO POTRA’ ESSERE
FATTO DAL “ GOVERNISSIMO “ PER
VENIRE INCONTRO ALLE
ENORMI DIFFICOLTA’ ECONOMICHE DI IMPRESE E FAMIGLIE , ESSO DOVRA’ NECESSARIAMENTE TENERSI
ENTRO GLI STRETTSSIMI LIMITI IMPOSTI
DALLA TROIKA EUROPEA …LA
QUALCOSA VORRA’ DIRE
CHE QUEL POCO
CHE VERRA’ CONCESSO
DI DARE E
DI FARE SI MANIFESTERA’ COME
UNA TERAPIA DI
“PANNICELLI CALDI “ PER CURARE
UNA BROCOPOLMONITE
ACUTA…….QUINDI INEVITABILE COLLASSO E
MORTE ……..QUESTO E’
IL VERO E REALE PERICOLO
IMMANENTE …
…IN CONCLUSIONE , L’UNICA SOLUZIONE
NON POTRA’ ESSERE QUELLA
CHE INSORGERE CONTRO
LA POLITICA RESTRITTIVA
IMPOSTA DALLA EUROPA
E RIUSCIRE A
SPEZZARE LA CATENA
SPECULATIVA FINANZIARIA , CHE
ATTRAVERSO UN PERVERSO SISTEMA
IMPOSITIVO , PRODUCE UN DOPPIO
DANNO : PER UN VERSO AGGRAVA CON
INTERESSI CRESCENTI IL GIA’
ENORME DEBITO PUBBLICO ( CHE
PERALTRO NON POTRA’ MAI ESSERE PAGATO PER INTERO ), PER ALTRO VERSO COSTRINGE
L’ECONOMIA REALE IN
CONDIZIONI SEMPRE PIU’ ASFITTICHE
E DI DEPRESSIONE , PER LA MANCANZA DI LIQUIDITA’ FINANZIARIA
E DI DIFFICOLTA’
DI ACCEDERE AL
CREDITO.
SE QUESTE
SONO LE PROSPETTIVE
RIMANE QUASI INVEROSIMILE OGNI
POSSIBILITA’ DI AVERE
UN GOVERNO CHE ,
USANDO I VECCHI CRITERI DI GESTIONE DEL
POTERE, SIA CAPACE DI EVITARE
IL DISASTRO , A MENO
CHE NON VENGANO A CREARSI FORTI SOMMOVIMENTI
SOCIALI CHE COSTRINGANO
I POTERI ECONOMICI E FINANZIARI EUROPEI E INTERNAZIONALI A
CAMBIARE RADICALMENTE REGISTRO
ED A PERMETTERE
DI POTER RISTABILIRE NELLE SOCIETA’
I GIUSTI EQUILIBRI
FRA LAVORO, PRODUZIONE E
GUADAGNO E QUINDI , VERA ECONOMIA
REALE E REDISTRIBUZIONE DELLA
RICCHEZZA ATTRAVERSO UN
SISTEMA FISCALE EQUO .