Eco-Turismo: da Green a Smart
Green Economy
strategico per uscire dalla crisi e rilanciare il Turismo, che in Italia
rappresenta il 9,5% del PIL: ecco i trend e gli strumenti.
Perché il binomio Turismo e Green
Economy? Perché quasi a metà degli Italiani si dice disposta a pagare
fino al 20% in più per soggiornare in strutture che garantiscano un basso
impatto ambientale: che sia vero o meno, riflette un trend che non può essere
ignorato.
Insomma l’eco-Turismo è
un’area di business tutta da scoprire e ancora poco sviluppata in Italia, con
una grande richiesta ma poca offerta: nelle città italiane,
infatti, i servizi legati alla sostenibilità sono carenti, l’unica che si
difende è Firenze che ha ottenuto un voto di 6,3 su 10 per attenzione
all’ambiente e offerta eco-sostenibile.
Parchi naturali, aree protette e siti archeologici
attirano i turisti, che sempre più spesso decidono di spendere tempo e risorse
in ambienti incontaminati e che considerano il rispetto per l’ambiente un
fattore di sviluppo e crescita.
Non si tratta più di coltivare nicchie di mercato con
offerte di lusso, ma di riqualificare l’intero comparto orientandolo a logiche
ecologiche e dal basso impatto ambientale.
Le strutture alberghiere e i complessi
turistici hanno la possibilità di sfruttare il trend del Green Building con
azioni di sostenibilità integrata, appoggiati anche da enti locali pubblici e
privati che, attraverso sgravi fiscali o incentivi finanziari.
Senza contare che investire in strutture
a impatto zero consente anche unarazionalizzazione di costi e consumi e
sprechi, permettendo risparmi. Il vantaggio è quindi per tutti: per
l’investitore, il territorio e il turista.
A sostegno di questa teoria nel 2012 è
nato il Progetto
Horeca, che si propone di progettare,
costruire, gestire e promuovere gli hotel del futuro attraverso un nuovo
modello: gli smart & green hotel. L’idea è quella di
costruire o modificare strutture ricettive in modo rivoluzionario,
ottimizzandone consumi e impatti.
Un investimento che coinvolge imprese,
istituzioni e cittadini attraverso la diffusione di buone pratiche per
l’economia del territorio: tutti partecipano allo sviluppo di un comparto che
promuove nuove tecnologie e competenze determinanti per
allontanare lo spettro della crisi.
Senza contate che il Turismo sostenibile risponde
bene alla domanda, sempre più orientata verso il bacino del Mediterraneo, con
viaggiatori in grado di apprezzare il patrimonio naturale e culturale, ma anche
la qualità dei servizi offerti e la gestione delle risorse ambientali.