MOVIMENTO POPOLARE DEL LAVORO E DELLA COOPERAZIONE
www.movimentodellavoroedellacooperazione.org
N E W S su PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Fondo di
garanzia PMI: le nuove regole
Guida alle regole di
accesso al Fondo di garanzia per le PMI dopo le modifiche introdotte nel 2012
su importi garantiti, copertura ed esenzione dalle commissioni per alcune
tipologie di impresa.
Fondo di Garanzia Pmi, le nuove regole
Copertura per interventi di garanzia e perdite registrate,importo massimo
garantito per singola impresa,commissioni per accedere al fondo:
ecco le principali modifiche per l’accesso al Fondo di garanzia per le
PMIpreviste dal decreto interministeriale del 26 giugno 2012, che dà attuazione
alle disposizioni dalle leggi 214/2011 e106/2011:
Fondo Garanzia PMI
Istituito nel 1996 con la legge
n. 662 del 23 dicembre, opera attraverso due strade:
1.
garanzie dirette a banche e intermediari finanziari (nel caso di
finanziamento a imprese insolventi, con rimborso dal Fondo o dallo Stato);
2.
contro-garanzie sulle garanzie concesse da fondi come i Confidi
(che a loro volta attivano la contro-garanzia) con intervento a prima richiesta
o sussidiario.
Il Fondo ha efficacia su tutto il
territorio nazionale, ma le imprese con sede legale o unità locale in Toscana
e Lazio possono utilizzare esclusivamente la contro-garanzia.
Operazioni garantite, gli investimenti finalizzati ad attività
d’impresa: leasing, finanziamenti a breve, medio e lungo termine anche per
il reperimento di liquidità, acquisizione di partecipazioni, prestiti
partecipativi, consolidamento, fideiussioni. Il finanziamento per l’acquisto
di beni materiali e immateriali (non di mera sostituzione)
va messo in atto sul territorio nazionale dopo la richiesta.
Imprese ammesse
Le imprese che possono accedere al Fondo
sono le PMI classificate tali secondo la normativa europea (Raccomandazione
2003/361/Ce del 6 maggio 2003) – esclusi i settori agricoltura, pesca, trasporti,
industria automobilistica, costruzione navale, fibre sintetiche, industria
carboniera, siderurgia – con meno di 250 dipendenti, fatturato fino a 50
milioni di euro, attivo patrimoniale fino a 43 mln.
Ammessi consorzi e società
consortili costituiti da PMI (articoli 17, 18 e 23 della L. 5
ottobre 1991, n. 317) e società consortili miste (art 27).
L’impresa deve essere economicamente
e finanziariamente sana in base a criteri specifici a seconda del
settore di appartenenza e del regime contabile applicato. Per operazioni
finanziarie fino a 75mila euro, se l’impresa non ha altre garanzie
ma ha due esercizi finanziari utili, va presentata certificazione del
merito di credito.
L’impresa valutata può essere inserita in:
L’impresa valutata può essere inserita in:
·
fascia 1 se la richiesta è accolta positivamente;
·
fascia 2, se sono necessarie informazioni aggiuntive;
·
fascia 3, se la richiesta è valutata in termini negativi.
Importi massimi
Il Fondo interviene a copertura del
finanziamento, fino all’80% dell’investimento, per un importo massimo
di 1,5 milioni di euro che possono salire a 2,5 milioni nel
caso di riserve PON (programma operativo nazionale ricerca e
competitività) e POI(programma operativo interregionale energie
rinnovabili e risparmio energetico).
Garanzia e contro-garanzia sono concesse
fino all’80% nei seguenti casi:
·
PMI di Abruzzo, Basilicata, Calabria,
Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna,
·
imprese femminili,
·
piccole imprese dell’indotto di imprese
in amministrazione straordinaria (limitatamente a operazioni di finanziamento
di durata minima di 5 anni, relative alla rinegoziazione e al consolidamento
del debito contratto con le banche, o per l’assolvimento di obblighi tributari
e versamenti per il pagamento di contributi).
Se l’accesso al Fondo è finalizzato ad anticipo
di crediti vantati nei confronti delle PA la garanzia varrà per il 70% (la
contro-garanzia per l’80%). Se è rivolto al consolidamento di passività,
opererà fino al 30% e la contro-garanzia al 60%. Se diretto a
interventi sul capitale di rischio fino al 50% e
la contro-garanzia l’80%.
Commissioni
Per eseguire la richiesta di
agevolazione è necessario pagare una commissione una tantum che
varia a seconda della dimensione dell’impresa, del posto in cui ha sede e della
tipologia di operazione finanziaria, ma è comunque compresa tra 0,125%
e 1% del finanziamento.
Con l’approvazione della nuova normativa la
commissione è stata eliminata (tranne che per agevolazioni di
consolidamento e sul capitale di rischio) per beneficiari del Mezzogiorno,
imprese femminili, PMI inserite nell’indotto di aziende in amministrazione
straordinaria, micro, piccole e medie imprese facenti parte di una rete di
imprese, imprese sociali, imprese impegnate nel settore del trasporto di merci
su strada per conto terzi.
Premi imprese contro la crisi
Ecco i premi per le
aziende innovative, responsabili ed eco-sostenibili per ottenere visibilità,
distinguersi dalla concorrenza e farsi conoscere dai finanziatori.
28 novembre 2012i
Imprese eccellenti: ecco alcuni tra i premi 2012
Distinguersi nel mercato non è facile e
le PMI faticano più
delle altre imprese, tuttavia emergere è possibile, sfruttando magari il trampolino
di lancio di un riconoscimento che amplifichi la visibilità.
Sono numerosi, infatti, i premi per le
aziende eccellenti: quelle innovative, quelle che si
impegnano per una migliore conciliazione fra lavoro e vita privata, quelle che
attuano politiche di business eco-sostenibile.
Se la necessità aguzza l’ingegno, avere
il coraggio di investire, innovare e cambiare creando valore,
può tradursi in un riconoscimento tangibile, foriero di nuove opportunità di business. Senza contare che si stanno moltiplicando le iniziative volte a
selezionare start-up innovative di cui finanziare: =>Scopri Working Capital: 20 progetti innovativi da
finanziare
Donne e impresa
Il premio Le Tecnovisionarie viene attribuito ogni anno a donne che nella loro attività professionale
hanno privilegiato l’impatto sociale, la trasparenza e l’etica, la ricerca,
l’innovazione.
Queste le categorie: health,
sustainability, innovation, media, territory, Future e CEO, quest’ultima vinta
da Graziella Gavezzotti (Edenred Italia) per l’attenzione alle politiche di
genere e per la creatività nello sviluppo di soluzioni innovative.
Dedicati alle manager al femminile le
edizioni locali i riconoscimenti Donna Impresacon cui le camere di commercio premiano
donne imprenditrici (Benevento, Como, Macerata…).
I Green Award
Si assegnano il 29 Novembre a Milano gli
eco-oscar del magazine Sette Green, riservati ad aziende, designer, ricercatori e pubblicitari che hanno
contribuito alla difesa dell’ambiente e/o alla promozione di una coscienza green,
impegnandosi anche durante la crisi ad ottimizzare il proprio business
implementando sistemi innovativi, sostenibili ed eco-compatibili.
Le categorie di premio sono: people,
invenzione, tecnologia, cultura, cibo, comune e pubblicità, a cui si aggiunge
un ulteriore premio speciale, E.ON Energia Awardassegnato alle aziende che nel
2012 si sono distinte nel campo dell’efficienza energetica e dell’utilizzo
delle fonti rinnovabili.
Red Harring Global Award
In ambito internazionale segnaliamo il Red Herring’s
2012 Top 100 Global Award, riconoscimento per quelle
aziende in ambito tecnologico che si sono distinte per intraprendenza e
risultati raggiunti a livello globale: 100 i finalisti distribuiti su 40 paesi,
tra cui eCircle (azienda tedesca specializzata nel
Digital Marketing, con sede anche in Italia) distintasi per uso di tecnologie
innovative e migliori modelli di business.
Criteri di aggiudicazione: innovazione tecnologica, performance
finanziarie, crescita, standard di gestione, globalizzazione potenziale della
strategia e market share.
______________________________________________
» Fondi UE alle PMI: nuove regole più snelle dal 2013
Fondi UE alle PMI: nuove regole più snelle dal 2013
La UE ridisegna le regole comunitarie per l'accesso ai finanziamenti diretti e indiretti alle PMI: si va verso le agevolazioni a forfait e cambiano le regole di ammissibilità dei costi. Ecco le novità :i- 3 dicembre 2012
inShare
L'UE ridisegna le regole per l'accesso ai Fondi delle PMI
Cambiano le procedure dell’Unione Europea che regolano l’accesso delle PMI ai fondi UE, che diventeranno più snelle e semplici: il regolamento n. 966/2012 contempla infatti una serie di nuove indicazioni e requisiti da applicare aifinanziamenti diretti dell’Unione Europea e a quelli deiFondi strutturali.
Tra le novità in vigore dal 1° gennaio 2013 ci sono leagevolazioni rilasciate a forfait in base ai risultati; l’ampliamento dei costi ammissibili; la possibilità di finanziare i costi indiretti del beneficiario fino ad un massimale del 7%.
L’obiettivo del nuovo regolamento è quello di ridurre e semplificare gli oneriamministrativi a carico delle imprese in fase di acceso ai fondi stanziati dalla UE abbreviando i tempi, abbassando i costi e riducendo allo stesso tempo il tasso di errori commessi in fase di preparazione delle domande e di valutazione delle stesse.
Focus particolare, eliminazione degli ostacoli per la partecipazione ai programmi di sovvenzione UE:
Si procederà con un approccio individuale: beneficiario per beneficiario, le agevolazioni saranno pertanto concesse sulla base di importi forfettari, costi unitari e tassi fissi, con la possibilità di ottenere forme personalizzate di rendicontazionesulla base del sistema contabile delle imprese.
Non sarà, dunque, più necessario dover dimostrare di aver effettivamente sostenuto le spese ammesse alla sovvenzione con fatture e pagamenti.
Le singole Amministrazioni, però, potranno comunque decidere di adottare i metodi direndicontazione tradizionale.
Fonte: Regolamento UE -Regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2012)
--------------------------------------------------------------------------------------------
In particolare, si è cercato di definirenuove norme in materia di accessibilità, pensate per le persone con difficoltà visive, che potranno ascoltare le descrizioni delle immagini utilizzando un lettore di schermo.
--------------------------------------------------------------------------------------------
UNIONE EUROPEA - online: più accessibilità ai servizi web
La Commissione Europea promuove nuove norme per semplificare l'accessibilità dei servizi online di pubblica utilità: ecco come migliorare i portali Internet delle pubbliche amministrazioni.
i - 5 dicembre 2012
In occasione della “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità”, celebrata il 3 dicembre, la Commissione Europea ha avviato una campagna di sensibilizzazione ad ampio spettro, che promuove anche ildiritto all’accessibilità dei siti web.
Obiettivo, rendere più accessibili i servizi pubblici onlineagli 80 milioni di cittadini europei disabili e agli 87 milioni di cittadini europei con una età superiore a 65 anni.
In particolare, si è cercato di definirenuove norme in materia di accessibilità, pensate per le persone con difficoltà visive, che potranno ascoltare le descrizioni delle immagini utilizzando un lettore di schermo.
Le persone che soffrono di limitazioni all’udito potranno invece leggere le didascalie dei file audio e dei diversi elementi che compongono i siti web utilizzando mouse e tastiera.
Affinché le persone disabili possano usufruire agevolmente dei servizi pubblici, la Commissione incoraggia le amministrazioni pubbliche ad applicare in maniera il più possibile estesa tali normative.
Attualmente, il mercato europeo dell’accessibilità realizza solo il 10% del suo potenziale, ma l’obiettivo è di arrivare ad un mercato dal valore di 2 miliardi di euro.
Una serie unica di norme in materia di accessibilità permetterebbe agli operatori di semplificare l’offerta dei propri prodotti e servizi in tutta Europa, evitando loro difficoltà e costi di adattamento.
______________________________________________
Censis su Lavoro
e Imprese: Green e ICT battono la crisi
Il Rapporto Censis
2012 mostra un'Italia in crisi e senza lavoro: si rivelano un buon antidoto le
imprese cooperative, le competenze ICT e le tecnologie green.
- 7
dicembre 2012inShare
Voucher formativi per l’occupazione in Emilia
Il Rapporto Censis 2012
sulla situazione sociale del Paese conferma lo stallo occupazionale, in attesa
di una reale ristrutturazione del mercato, ma evidenzia anche le potenzialità
di alcuni settori produttivi, più resistenti alla crisi di
altri : Green Economy e ICT.
ICT e Green economy
La richiesta di personale con
competenze tecniche(+15,4%) è costante: sono più di 4 milioni i tecnici
occupati nel sistema imprese, nel pubblico o che svolgono la libera
professione. Nell’area tecnica trova occupazione il 26,3% della
forza lavoro giovanile.
Cresce inoltre il settore delle
tecnologie di comunicazione, in particolare delleapplicazioni Internet:
nelle circa 800 start-up attive nel 2011 l’età media degli imprenditori è di 32
anni.
Anche le tecnologie green sembrano
immuni alla crisi: il 27% delle imprese industriali ha effettuato investimenti
in questo comparto, così come il 26,7% delle imprese di Costruzioni, il 21%
delle imprese di Servizi, fino a punte di quasi il 40% tra le public
utilities.
La Green Economy è unanimemente
riconosciuta come un volano per la ripresa economica dopo la crisi, come
dimostrano anche le linee programmatiche del governo:
No profit
Un capitolo a parte lo meritano poi le
imprese cooperative. Se l’occupazione presso le imprese è diminuita del 2,3%,
dal 2007 al 2011 l’occupazione nellecooperative italiane è
aumentata dell’8%, con un numero dei lavoratori che è passato da 1 milione
213.000 agli attuali 1 milione 310.000.
La cooperazione assume quindi il ruolo
di vero e proprio motore della crescita e dello sviluppo: dal
2007 al 2011 l’occupazione nelle cooperative italiane è aumentata dell’8%,
facendo lievitare il numero dei lavoratori da 1 milione 213.000 agli attuali 1
milione 310.000.
Le quasi 80.000 imprese cooperative
attive in Italia danno infatti lavoro al 7,2% degli occupati del totale delle
imprese.
Tra i settori più gettonati: la sanità e l’assistenza
(dove lavorano nelle cooperative il 49,7% degli occupati), i trasporti (24%),
ma anche i servizi alle imprese (19,3%).
____________________________________________________________
Fondo di
Garanzia PMI: ecco i nuovi requisiti di accesso
In vigore il DM che
amplia gli interventi di garanzia e contro-garanzia del Fondo PMI e introduce
nuovi criteri per la valutazione delle operazioni ammissibili: tutti i dettagli
e la modulistica.
- 10 dicembre 20122inShare
Cambiano le regole di accesso al Fondo di Garanzia per
le PMI 2012: in vigore i nuovi requisiti e i criteri di ammissione alle
garanzie
Sono in vigore dal 7 dicembre 2012 i nuovi
requisiti e criteri di ammissione al Fondo di Garanzia per le
PMI: le nuove regole sono contenute negli allegati 1 e 2 al Decreto del
Ministero dello Sviluppo Economico del 23 novembre 2012, pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 6 dicembre scorso.
Vengono introdotti criteri più precisi
nel definire le operazioni che hanno diritto alla copertura del
Fondo PMI, le procedure di valutazione e le regole per l’istruttoria,
nonché nuovi tetti per garanzie e contro-garanzie:
Il decreto ministeriale – dopo quello
del 26 giugno 2012 – completa l’attuazione della riforma del Fondo
di Garanzia per le PMI introdotta dal Salva Italia, che ha esteso
gli interventi a favore delle piccole e medie aziende.
La novità principale riguarda l’estensione degli interventi (garanzie dirette tramite banche e intermediari finanziari, e contro-garanzie ad esempio tramite i Confidi), in base a criteri che non riguardano più solo le caratteristiche dell’azienda e la sua collocazione territoriale, ma anche le singole operazioni e il relativo grado di rischiosità:
La novità principale riguarda l’estensione degli interventi (garanzie dirette tramite banche e intermediari finanziari, e contro-garanzie ad esempio tramite i Confidi), in base a criteri che non riguardano più solo le caratteristiche dell’azienda e la sua collocazione territoriale, ma anche le singole operazioni e il relativo grado di rischiosità:
Operazioni ammissibili alla garanzia
Sono ammissibili alla Garanzia
Diretta le operazioni finanziarie direttamente finalizzate
all’attività d’impresa, secondo modalità e criteri specifici in relazione alle
seguenti tipologie:
·
di durata non inferiore a 36 mesi
·
di anticipazione dei crediti verso la PA
·
sul capitale di rischio
·
di consolidamento passività a breve
termine su stessa banca o gruppo bancario di qualsiasi durata
·
a favore delle piccole imprese
dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non
inferiore a 5 anni
Altre operazioni
finanziarie: come operazioni di liquidità
finalizzate al pagamento dei fornitori o delle spese per il personale,
consolidamento delle passività a breve termine accordate da un soggetto
finanziatore diverso nonché appartenente ad un diverso gruppo bancario rispetto
a quello che ha erogato i prestiti oggetto di consolidamento, operazioni di
rinegoziazione dei debiti a medio/lungo termine (attraverso l’allungamento
della durata, la rimodulazione delle quote capitale e/o l’applicazione di un
tasso d’interesse inferiore), a cui sia connessa una nuova delibera di
concessione del soggetto richiedente ed una nuova erogazione, operazioni di
fideiussione strettamente connesse all’attività caratteristica dell’impresa e
aventi ad oggetto un obbligo di pagamento del soggetto beneficiario finale (non
sono invece ammesse le fideiussioni connesse all’attività non caratteristica
dell’impresa), operazioni a fronte di investimento, prestiti partecipativi,
finanziamenti a medio lungo termine.
In caso di rinnovo
dell’operazione finanziaria, deve essere presentata una nuova
richiesta di ammissione alla garanzia del Fondo e adottata una nuova delibera
da parte del soggetto richiedente.
Sempre escluse: le operazioni finanziarie che non abbiano una durata
e/o una scadenza stabilita e certa; le operazioni finanziarie a favore di
attività connesse all’esportazione (quantitativi esportati, costituzione e
gestione di una rete di distribuzione, altre spese correnti connesse
all’attività d’esportazione).
Casi
particolari
Regole speciali per le imprese
dell’autotrasporto: le operazioni a favore delle imprese del settore sono
ammissibili alla garanzia del Fondo a valere sulle risorse della Sezione
speciale per l’autotrasporto. Non sono ammissibili le operazioni a fronte di
investimenti che comprendano mezzi e attrezzature di trasporto.
Nel caso di operazioni a favore di
soggetti beneficiari finali con sede legale e/o operativa nelle Regioni
dell’Obiettivo Convergenza e conformi alle Linee Guida comunicate dal
Gestore – MCC (Mediocredito Centrale), la Riserva PON (programma operativo
nazionale ricerca e competitività) e la Riserva POIn (programma operativo
interregionale energie rinnovabili e risparmio energetico) e relative
sottoriserve sono utilizzate in via prioritaria. Queste operazioni devono
sempre rispettare i criteri di ammissibilità previsti dalle Linee Guida del
Gestore – MCC.
Per le operazioni relative alle imprese
femminili e alle imprese colpite dagli eventi sismici del maggio
2012 la Garanzia diretta è concessa con priorità d’istruttoria e
delibera su tutti gli altri interventi.
La garanzia diretta è concessa in
regime di de minimis per le seguenti operazioni:
·
di anticipazione crediti verso la PA
·
sul capitale di rischio
·
di consolidamento passività a breve
termine su stessa banca o gruppo bancario di qualsiasi durata
·
in favore di piccole imprese
dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non
inferiore a 5 anni
·
di durata non inferiore a 36 mesi con
esclusione di prestiti partecipativi e finanziamenti a medio-lungo termine
·
Altre operazioni finanziarie, sempre con
esclusione di prestiti partecipativi e finanziamenti a medio-lungo termine
Copertura
Gli importi sono quelli
già previsti dal decreto di giugno ma viene definita la platea dei soggetti e
operazioni.
Garanzia diretta fino
all’80% per tutti i soggetti previsti dal
primo decreto (imprese del Mezzogiorno, imprese femminili, piccole imprese
dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non
inferiore a 5 anni) e anche per: soggetti beneficiari di operazioni a valere
sulla Riserva PON e POIn Energia e relative sotto-riserve; imprese colpite
dagli eventi sismici del maggio 2012.
La copertura massima non è
applicabile per le seguenti operazioni (tranne che nel caso delle
imprese colpite dagli eventi sismici del maggio 2012, per le quali non ci sono
queste limitazioni): anticipazione crediti verso la PA; consolidamento
passività a breve termine su stessa banca o gruppo bancario di qualsiasi
durata; operazioni di capitale di rischio.
Garanzia diretta al
70% per l’anticipazione dei crediti
verso la PA (come previsto dal primo decreto) e anche per operazioni
finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi a favore di soggetti beneficiari
finali diversi da quelli ammessi alle garanzie all’80% (imprese del
Mezzogiorno, imprese femminili, imprese colpite dal sisma del 2012, e via
dicendo).
Copertura massima del
60% per le altre operazioni
finanziarie, del 50% per operazioni sul capitale di rischio di imprese con sede
su tutto il territorio nazionale, del 30% per il consolidamento delle
passività.
Importi
massimi
Operazioni con importo massimo garantitofino
a 2,5 milioni di euro:
·
operazioni sul capitale di rischio,
·
soggetti beneficiari di operazioni a
valere sulla Riserva PON e POIn Energia e relative sotto-riserve,
·
imprese colpite dagli eventi sismici del
maggio 2012,
·
anticipazione crediti verso la PA,
·
operazioni finanziarie di durata non
inferiore a 36 mesi.
Operazioni con importo massimo garantito fino
a 1,5 milioni di euro:
·
consolidamento passività a breve termine,
·
operazioni a favore delle piccole
imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non
inferiore a 5 anni,
·
altre operazioni finanziarie.
La contro-garanzia
Possono richiedere la controgaranzia i
Confidi e gli altri fondi di garanzia. Sono ammesse tutte le operazioni per cui
è prevista la garanzia.
E’ prevista una copertura
massima del 90% per le operazioni a favore delle imprese colpite dagli
eventi sismici del maggio 2012.
Copertura dell’80% per le operazioni con garanzia all’80% nei
confronti dei seguenti soggetti:
·
imprese del Mezzogiorno,
·
imprese femminili,
·
operazioni a valere sulla Riserva PON o
POIn,
·
operazioni a favore delle piccole
imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non
inferiore a 5 anni,
·
anticipazione credit5i verso la PA,
·
operazioni di durata non inferiore a 36
mesi,
·
altre operazioni finanziarie.
Copertura del 60% per:
·
le garanzie al 60% sulle operazioni sul
capitale di rischio.
·
garanzie al 60% su consolidamento
passività a breve termine.
Gli importi massimi garantiti sono
sempre pari a 2,5 o 1,5 milioni di euro (con le stesse regole della garanzia).
Anche qui, la richiesta di ammissione deve arrivare entro sei mesi, sono
elencate le cause di improcedibilità, il funzionamento dell’istruttoria, le
cause di inefficacia e revoca, le procedure.
Come
chiedere la garanzia
Il decreto fissa con precisione le
procedure per la richiesta di ammissione all’intervento del fondo, che deve
arrivare entro sei mesi dalla data dell’operazione. Bisogna
utilizzare l’apposito modulo comunicato dal Gestore-MCC
mediante procedura telematica, fax o posta (raccomandata
A/R). Per alcune tipologie di operazioni, vanno allegate documentazioni
specifiche.
Il decreto elenca con precisione anche
le cause di improcedibilità (ad esempio, scorretta
presentazione della doamnda, mancanza di dati come il codice fiscale del
soggetto beneficiario finale).
L’istruttoria del
Gestore si conclude entro due mesi dalla
presentazione della domanda. Viene rispettato un ordine cronologico,
stabilito in base alle date di presentazione della domanda (a ciascuna pratica
viene dato un numero identificativo, che viene comunicato dal Gestore sia al
richiedente sia al beneficiario finale, ovvero l’impresa).
Hanno diritto di precedenza le
operazioni a favore delle imprese femminili e delle imprese colpite dagli
eventi sismici del maggio 2012.
Se il soggetto
richiedente rinuncia alla Garanzia Diretta
già concessa, non può ripristinarla. Deve presentare una nuova richiesta di
ammissione e ripetere l’intera procedura.
Il decreto elenca con precisione anche le eventuali cause
di inefficacia o di revocadella garanzia (esempio:
dichiarazioni mendaci).
________________________________________________norme UE su responsabilità del datore di lavoro
________________________________________________norme UE su responsabilità del datore di lavoro
Violate le norme UE su
salute e sicurezza sul lavoro e DVR, due mesi per recepire la direttiva UE:
dettagli e motivazioni- 17 dicembre 2012inShare
L’Italia viola le norme UE su
“l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante
il lavoro” (direttiva 89/391/CEEdel Consiglio, del 12 giugno 1989) e ha due
mesi di tempo per mettersi in regola per quanto riguarda gli obblighi del
datore di lavoro anche in tema di DVR,
il Documento di Valutazione dei Rischi.
La Commissione europea ha infatti
inviato alla Repubblica Italiana un Parere motivato, con il quale informa di aver avviato una procedura
d’infrazione contro l’Italia relativamente alle norme dell’ordinamento
giuridico riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro.
Questa, se non recepirà nell’ordinamento
nazionale le direttive UE entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del
Parere motivato, rischia di doverne rispondere di fronte alla Corte di Giustizia.
In particolare l’Italia deve eliminare
due disposizioni che violerebbero l’articolo 5 e 9 della direttiva 89/391/CEE.
Articoli che violano la direttiva UE
Il primo è quello che esonera il datore di lavoro dalla sua responsabilità in
materia di salute e sicurezza in caso di delega e subdelega.
Il secondo è quello che proroga i terminiprescritti per la redazione di un documento di
valutazione dei rischi (DVR) per una nuova impresa o per le modifiche
sostanziali apportate a un’impresa esistente.
La procedura
di infrazione è la n. 2010/4227, avviata contro l’Italia nel
settembre 2010 a fronte della denuncia inviata alle Autorità europee da Marco
Bazzoni (RLS) con riferimento al testo del decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, detto “Testo Inico” di salute e sicurezza sul lavoro attualmente in
vigore in Italia.
________________________________________
________________________________________
Meno scontrini e
più credito alle imprese online con la Legge Sviluppo bis
Credito d'imposta del
25% per siti web e opere di ingegno ed esonero per piccoli commercianti dallo
scontrino fiscale a determinate condizioni: ecco le novità della conversione in
Legge del DL Sviluppo bis (Decreto Crescita).i - 19 dicembre 20122inShare
Con la conversione in Legge del decreto Sviluppo bis (Dl 179/2012) arrivano
interessanti novità per le imprese, a partire dalla possibilità – anche per le
catene di piccoli commercianti – di non emettere lo scontrino fiscale,
fino al nuovo credito d’imposta del
25% per il digitale (siti Internet e opere d’ingegno).
Parliamo della Legge n. 221 del 17
dicembre 2012 di conversione del DL 179/2012 – Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese –
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012.
Esonero scontrini
L’esonero dall’emissione degli scontrini
si applicherà anche per le catene di piccoli dettaglianti che superino i 10
milioni di euro di fatturato di gruppo, a patto però di inviare telematicamente
all’Agenzia delle Entrate l’ammontare di tutti i corrispettivi giornalieri.
In sostanza con l’entrata in vigore
dell’articolo 34, comma 55, Dl 179/2012 varranno anche per i piccoli
dettaglianti le regole che si applicano alla Grande Distribuzione,
ovvero agli esercizi commerciali definiti di media e grande struttura di
vendita ai quali viene richiesta una superficie superiore a 150 metri quadri,
se ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti, o superiore a
250 metri quadri se la popolazione è più numerosa.
Per i piccoli dettaglianti il requisito
richiesto non riguarda la superficie della struttura, ma l’appartenenza ad un gruppo societario presente
a livello nazionale con diversi punti di vendita, per un volume d’affari annuo aggregato non
inferiore ai 10 milioni di euro.
Credito d’imposta
L’articolo 11-bis della Legge Sviluppo
bis istituisce un credito d’imposta del 25%che spetterà invece alle imprese che sosterranno spese
per sviluppare nel territorio italiano piattaforme telematiche volte alla
distribuzione, la vendita e il noleggio di opere dell’ingegno digitali nel
triennio 2013-2015, nel rispetto della regola “de minimis”, per un tetto
massimo fissato in 5 milioni di euro annui complessivi e fino ad esaurimento
delle risorse stanziate.
Credito che potrà essere portato anche
in compensazione diretta
delle imposte IRPEF, IRES o IRAP dovute nel periodo di sostenimento delle spese
o con altri debiti, mediante modello F24.
Per Paolo Peluffo, sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio con delega per l’Editoria, questa misura rappresenta «un passo avanti
significativo nella promozione e nella tutela di libri, giornali, musica, film
e anche giochi, tutti i prodotti editoriali e le opere della creatività».
L’obiettivo è di combattere la pirateria digitale, ma anche di andare «nella
direzione sia di incentivare l’acquisto attraverso le piattaforme di commercio elettronico italiane
sia di promuovere le opere in lingua italiana, generalmente penalizzate sulle
piattaforme internazionali».
_____________________________________
_____________________________________
Ecco la Legge di
Stabilità 2013, sintesi delle novità
Il Senato approva la
Legge di Stabilità 2013: ecco il nuovo pacchetto fiscale per contribuenti e
imprese, le novità su lavoro, pensioni, IMU, Tares, esodati, ricongiunzione
contributi, congedo parentale, fatturazione IVA ed anche Milleproroghe e
Decreto salva infrazioni UE.- 20 dicembre 2012
la Legge di Stabilità 2013,
approvata dal Senato il 20 dicembre prevede novità fiscali su Irpef regionale, Irap per
piccoli imprenditori, Fondo di Garanzia PMI, Tobin Tax,IMU,
ricongiunzioni previdenziali, TFR e cartelle esattoriali.
Senza contare le misure dell’ultima ora
(fondi Tav, risorse per malati di Sla, nuove sale da poker..) e le altre norme
che, causa fine legislatura, non sarebbero state approvate in tempo
(Milleproroghe Decreto Salva Infrazioni UE):
L’iter parlamentare
Il Senato ha approvato la
fiducia chiesta dal Governo sul maxi-emendamento che riscrive la
manovra finanziaria 2013 con 199 voti favorevoli, 55 contrari e 10 astensioni.
La legge torna alla Camera per il via libera definitivo con approvazione di Montecitorio
prevista fra venerdì 21 e sabato 22 dicembre. Poi Mario Monti
salirà al Quirinale per presentare le dimissioni e Giorgio Napolitano
scioglierà le Camere (in carica fino alla formazione del nuovo Parlamento). La
data più probabile per le elezioni sembra essere il 24
febbraio 2013.
Misure fiscali
Avrà meno risorse del previsto il fondo
per finanziare l’esenzione Irap per i piccoli imprenditori e i
professionisti a partire dal 2014: c’è un taglio di 60 milioni.
Le Regioni dovranno
aspettare il 2014, quindi un anno più del previsto, per ridurre l’Irpef ai
redditi più bassi.
C’è la possibilità che il governo possa
destinare invece maggiori risorse al Fondo di garanzia per le PMI,
rinunciando però a una quota dei finanziamenti destinati alla detassazione dei
salari di produttività.
C’è una dotazione aggiuntiva di 10
milioni di euro per l‘Ice (istituto per il commercio estero), il
cui budget annuale passa quindi a 74 milioni di euro.
Infine, confermata l’estinzione
automatica di tutte le cartelle esattoriali emesse
entro il 31 dicembre 1999 e di importo inferiore ai 2mila euro.
Modifiche alla Tobin
Tax, non più lo 0,05% sulle
transazioni finanziarie, maaliquote differenziate, in vigore dal primo
marzo 2013:
·
0,12% nel 2013 su azioni e strumenti
partecipativi per operazioni sui mercati regolamentati (le Borse), che scende
allo 0,1% nel 2014.
·
Aliquota 0,22% (e poi 0,2% nel 2014) per
operazioni over the counter (sulle piattaforme non regolamentate).
·
Tassa dello 0,02% sugli scambi ad alta
frequenza.
·
Infine, tassa sui derivati, dal
luglio 2013, in base a una tabella che prevede un massimo di 200 euro per
operazioni con ‘sottostante’ superiore al milione di euro.
Restano le nuove detrazioni per
famiglie (una delle misure fiscali più importanti della Legge di
Stabilità, che ha sostituito l’originaria proposta di ridurre l’aliquota dei
primi due scaglione Irpef tagliando però deduzioni e detrazioni fiscali): => leggi come funzionano le nuove detrazioni per
famiglie.
Quanto all‘Iva da luglio
2013 aumenta di un punto l’aliquota attualmente al 21%, che passa al
22%, mentre resta invariata l’aliquota del 10%.
Sul fronte delle imprese, si
conferma la riduzione del cuneo fiscale dal 2014,attraverso
l’aumento delle detrazioni per lavoro dipendente. => Ecco le misure per le imprese
Lavoro e pensioni
Aumentano a 1,7 miliardi le
risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga: 900 milioni in
più risetto agli 800 inizialmente previsti.
C’è la norma che rende gratuita
per i dipendenti statali passati all’Inps la ricongiunzione dei contributi,
che era stata resa onerosa dalla legge 142/2010. Il provvedimento riguarda
coloro che sono passati da una gestione all’altra entro il 30 luglio
2010. Per coloro che invece sono passati all’Inps dopo questa data, c’è un
meccanismo gratuito che però vale solo per il conseguimento della pensione
di vecchiaia, non per quella di anzianità. Si stima che il
provvedimento tuteli una platea di 17mila 500 lavoratori nel decennio
2012-2022.
Il ddl contiene la nuova norma salva
esodati, con la tutela per altre 10mila130 persone
Infine, sul Tfr, stop
alle trattenuta del 2,5% per i dipendenti pubblici (in recepimento di una
sentenza della Corte Costituzionale).
Tares e IMU
Sono due provvedimenti di interesse per
tutti i contribuenti, imprese comprese.
La Tares, ovvero al nuova
tassa sui rifiuti che prende il posto della Tarsu, slitta all’aprile
2013. Secondo i calcoli della UIl, peserà per circa 80 euro in più a famiglia
rispetto alla Tarsu. Secondo i calcolii di Confcommercio, per le imprese l’aggravio
è del 293%.
Per quanto riguarda invece l’IMU,
la manovra prevede che il gettito vadainteramente ai Comuni, tranne che
per alcuni immobili di uso produttivo. Allo stato infatti resta il gettito
relativo a capannoni e opifici (gruppo catastale D).
Altre norme
I tempi strettissimi di fine legislatura
hanno fatto confluire nella Legge di Stabilità2013 alcune
leggi che dovevano avere un proprio cammino, norme correttive di leggi che sono
saltate, e una valanga di piccoli provvedimenti molto diversi fra loro.
Innanzitutto, c’è il consuetoMilleproroghe di
fine anno, con lo slittamento, fra gli altri, degli incentivi alfotovoltaico fino
a fine giugno 2013, la proroga a tutto il 2013 per la cassa
integrazione straordinaria, la proroga degli sfratti al 30
giugno 2013, quella dell’autocertificazione dei rischi sulla sicurezza
sul lavoro.
Ci cono le norme che facevano parte del
cosiddetto decreto salva-infrazione Ue, che prevedono fra le altre
cose novità sul congedo parentale, con la possibilità per entrambi
i genitori di usufruirne a ore, e il recepimento di direttive Ue sulla
fatturazione nell’ambito dell‘Iva europea, di interesse per
professionisti e aziende.
Per quanto riguarda le Province, visto
che si è arenata la legge che ne prevedeva il riordino e si rischiava di
tornare (con una tempistica molto serrata) alle norme precedentemente previste
dal Sava Italia di fine 2011 sul passaggio di consegne(province
svuotate di buona parte delle attuali competenze, azzeramento delle giunte)
alle Regioni, è stato inserito nella manovra finanziaria un provvedimento che
fa slittare questo trasferimento di funzioni di un anno.
Per quanto riguarda gli altri
provvedimenti, ci sono una lunga serie di finanziamenti a varie opere
pubbliche, 2,25 miliardi in 15 anni per la Tav Torino Lione, il
via libera all’apertura di mille nuove sale poker (la gara
doveva essere rinviata di sei mesi e invece può partire a gennaio), fondi per
l’assunzione di personale nel reparto sicurezza, ripristinata
l’esenzione Irpef per le pensioni di guerra, stanziati 115 milioni
per i malati di Sla.
Infine, ampio capitolo sul patto di stabilità interno,
con maggiori risorse per Comuni e Province, più soldi alle Università,
proroga per i contratti precari della pubblica amministrazione, salvi
fino al 31 luglio.
______________________________________________________________________________
Fondo Centrale
di Garanzia per le PMI
Firmato l'accordo tra
il Ministero dello Sviluppo Economico e 19 Camere di Commercio italiane che
istituisce le prime sezioni speciali del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI:
i dettagli dell'iniziativa per l'accesso al credito e l'internazionalizzazione
delle PMI.
- 21 dicembre 2012
inShare
Istituite le prime sezioni speciali del Fondo Centrale
di Garanzia per le PMI
Alimenterà il Fondo di garanzia
per le piccole e medie imprese con oltre 17 milioni di euro il
nuovo accordo promosso dal Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza e
siglato con il Ministero dello Sviluppo Economico.
A firmare l’accordo che istituisce le prime
sezioni speciali del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI in 19
Province italiane – Bari, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Firenze, Genova,
Lecco, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Palermo, Pavia, Salerno,
Trieste, Udine e Varese – oltre al ministro dello Sviluppo Economico,Corrado
Passera, c’erano i Presidenti delle relative Camere di Commercio.
Successivamente sarà possibile anche per altre Camere di Commercio aderire
all’iniziativa.
I fondi così investiti porteranno,
attraverso la compartecipazione tra risorse camerali e risorse statali, ad
attivare risorse per 600 milioni di euro di finanziamenti a
favore delle PMI dei territori aderenti.
Uno degli obiettivi è di rafforzare la crescita
e competitività delle imprese italiane sui mercati
internazionali, prestando particolare attenzione alle peculiarità dei
sistemi economici del territorio.
Questo avverrà grazie alle garanzie
statali concesse per l’accesso al credito delle PMI che chiederanno
finanziamenti alle Banche, anche per investire all’estero.
L’impresa, infatti, non riceve un
contributo in denaro ma viene agevolata nell’ottenimento dei finanziamenti
senza necessità di presentare all’istituto finanziario garanzie aggiuntive.
Questo significa che in caso di insolvenza dell’impresa, sarà il
Fondo di Garanzia a risarcire la banca.
Le garanzie verranno canalizzate
attraverso la rete dei Confidi, che potranno contare tra l’altro su
tempi di istruttoria molto brevi e procedure semplificate. Le operazioni che
verranno presentate a valere sulle sezioni speciali istituite con le Camere di
Commercio potranno inoltre chiedere la copertura massima del
finanziamento, anche in caso di future rimodulazioni. In ultima istanza
potrà inoltre intervenire una garanzia dello Stato alla quale si applica il
meccanismo della ponderazione zero, come stabilito dalle regole di Basilea II.
Ricordiamo che il Fondo di garanzia per
le PMI, volto a sostenere lo sviluppo delle imprese di dimensione minore, è
stato istituito con la legge n. 662 del 1996. Poi lo scorso 26 giugno 2012 il
decreto interministeriale (adottato dal Ministro dello Sviluppo Economico di
concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze) pubblicato in G.U. n.
193 del 20 agosto 2012 in attuazione delle leggi n.214/11 e 106/2011, ne ha
modificato le modalità operative, definendo nuove tipologie
di operazioni finanziarie che potranno essere coperte dalle garanzie
statali.
La garanzia può essere richiesta per qualsiasi
tipologia di operazionedirettamente finalizzata all’attività d’impresa, da
tutte le PMI “economicamente e finanziariamente sane”. La garanzia diretta del
Fondo copre l’80% dell’ammontare delle operazioni finanziarie per
un importo massimo di 1,5 milioni di euro. Per alcune operazioni
finanziarie – ad esempio quelle di durata superiore ai 36 mesi, o in caso di
crediti con le PA – si può arrivare a coprire fino a 2,5 milioni di euro.
Rinnovabili e
garanzie nel PSR 2013 della Sicilia
Incentivi per le
rinnovabili nell’agricoltura e più garanzie ai prestiti dei giovani
imprenditori nel Programma di Sviluppo Rurale 2013.inShare
Secondo il Programma di Sviluppo
Rurale della Regione Sicilia, il 2013 sarà segnato da una
notevole attenzione verso gli investimenti nelle energie rinnovabili,
ma anche dall’avvio di nuovi bandi volti a sostenere gli agriturismi nel
territorio e dal sostegno alle nuove imprese grazie all’introduzione di garanzie
più agevoli.
La Regione Sicilia punta, in primo
luogo, a favorire l’impiego delle energie rinnovabili nel settore dell’agricoltura,
come ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari
Dario Cartabellotta:
«Il 2013 sarà caratterizzato da
un’attenzione particolare verso l’impiego delle energie rinnovabili in
agricoltura, ma non si tratta solo di parchi eolici e fotovoltaico,
le energie rinnovabili sono molte e bisogna conoscerle e sfruttarle per ridurre
in breve i costi di produzione.»
Gli investimenti nell’energia
verdepotrebbero limitare, infatti, lo spopolamento delle zone rurali e la
conseguente crisi dell’economia locale. Anche per questo motivo, è necessario
studiare un nuovo sistema di garanzie sui presiti erogati ai giovani.
«I giovani sono fondamentali per il PSR.
Stiamo affrontando il problema delle garanzie, perché i giovani hanno grandi
idee, grandi progetti ma nessuno vuole dargli garanzie. Presenteremo al Governo
un disegno di legge che consenta di prestare delle garanzie ai giovani,
affinché non vengano meno, in questo momento di crisi finanziaria, gli obiettivi del loro futuro.»
=> Leggi tutte le news per le PMI
della Sicilia
==========================================================
Rete di imprese:
il contratto per PMI forti e competitive
Diventare grandi
restando piccole, reti di imprese: lo strumento giuridico del contratto di Rete
in Italia, per PMI che vogliono fare rete
Reti d'impresa per superare i limiti dimensionali delle
PMI
Il detto “L’unione fa la forza”
non è mai stato tanto attuale per le PMI italiane: siglare un contratto
di rete tra imprese offre l’opportunità (logica e
fisiologica) di mantenere la propria dimensione diventando però
finanziariamente più forti e concorrenziali.
Sul piano giuridico, le reti di
imprese sono forme dicoordinamento di natura contrattuale
tra aziende, in particolare PMI che vogliono aumentare la massa critica e avere
maggiore forza sul mercato senza doversi fondere o passare sotto il controllo
di un unico soggetto. Dal punto di vista economico, sono una libera
aggregazione tra imprese con l’obiettivo di crescere in competitività e
innovazione.
Il contratto di rete tra imprese
è stato introdotto dal Decreto incentivi (legge n.33/2009). La legge Sviluppo
2009 n.99 ne ha poi esteso l’ambito di applicazione a tutte le organizzazioni
imprenditoriali (non più solo SpA) ed ha attribuito alla reteautonomia
patrimoniale perfetta.
Modelli di reti d’impresa
Il nuovo strumento giuridico per
associarsi consente perciò di andare oltre i vecchi modelli (contratto di
società o di consorzio, ATI, RTI, joint venture, contratto di franchising).
1.
Rete verticale: aggrega aziende che condividono interessi legati a
tutta la filiera produttiva, con obiettivi di consolidamento e
responsabilizzazione.
2.
Rete orizzontale: raggruppa piccole aziende“au pair” che si uniscono
in rete per superare l’ostacolo della scarsa visibilità e del basso potere di
negoziazione o per offrire ai clienti un’offerta più strutturata fruibile
mediante tutte le aderenti.
Vantaggi fiscali
Le aziende in rete non vantano solo un
miglior posizionamento strategico in termini di mercato, accesso al credito,
brevetti, investimenti esteri e certificazioni di qualità.
Le aziende aderenti alle reti di imprese
beneficiano anche di uno speciale disciplina fiscale agevolata: un
regime di sospensione di imposta di cui possono fruire – previa richiesta
telematica – gli utili d’esercizio accantonati ad apposita riserva e destinati
alla realizzazione di investimenti previsti dal contratto asseverato. In
pratica, hanno diritto ad un differimento dell’imposta, che comunque non opera
ai fini IRAP.
Il Dl 78/2010 (articolo 42, comma
2-quater) ha definito i requisiti per le agevolazioni. La normativa fiscale per le
reti di imprese è disponibile sul sito dell’Agenzia
delle Entrate.
Numeri
Al fine 2011 le reti d’impresa in Italia
erano 305, di cui ben 200 siglate da Marzo 2010 a Novembre 2011 per un numero
totale di imprese coinvolte di poco inferiore alle 1500 unità. Secondo
Unioncamere, oggi sono circa 2mila le PMI coinvolte in progetti di rete
d’impresa.
Un fenomeno in rapida crescita, dunque,
rappresentato in gran parte da micro e piccole imprese (79%), con un’elevata
differenziazione produttiva (47%) e con finalità di innovazione, promozione e distribuzione,
oltre che di maggiore efficienza produttiva.
La costituzione di R.E.T.E Imprese
Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti)
sintetizza il cambiamento di rotta intrapreso in questa direzione, scegliendo
di muoversi assieme per favorire la promozione e il consolidamento delle PMI
come componenti fondamentali del sistema economico e il riconoscimento del loro
ruolo presso tutti i livelli di interlocuzione.
Dunque, la concorrenza sfrenata non è
l’unico modo per emergere, il tabù è stato rotto e oggi sopravvive
chi è meno piccolo, chi ha capito che si può fare impresa in modo diverso.
Le reti sono uno strumento importante per come sono
strutturate: non chiedono di rinunciare al protagonismo imprenditoriale come
nelle fusioni né di lasciare la guida a manager esterni. L’aggregazione e
la crescita dimensionale favoriscono piuttosto l’apertura mentale del piccolo
imprenditore spesso condizionato, per citare Giuseppe Tripoli, da una “visione
isolazionista”.
============================================================
MPMI e Lavoro:
assunzioni 2013 nelle piccole e medie imprese
Ecco le assunzioni
previste per i primi del 2013 nelle PMI e nelle micro aziende: i contratti
preferiti, i profili ricercati, le competenze richieste nell'indagine R.ET.E.
Imprese Italia.
La crisi continua a influire sulla
dinamica delle assunzioni nelle PMI mentre iniziano a farsi
sentire i primi effetti della Riforma del Lavoro Fornero con un drastico calo
deicontratti a progetto, mente i contratti a tempo determinato vengono
sempre più usati come una sorta di periodo di prova, a cui segue l’assunzione.
Lo rileva l’indagine di R.ETE.
Imprese Italia “Previsioni d’assunzione nelle micro, piccole e
medie imprese per il primo trimestre 2013“, secondo cui, nell’intero
panorama produttivo italiano, saranno attivati 226mila nuovi contratti entro
fine marzo, di cui 134mila nelle micro e piccole imprese
34mila250 a tempo determinato(25,6% del
totale),
·
24mila 890 a tempo indeterminato(18,6%),
·
24mila 170 a progetto (18,1%),
·
16mila490 collaborazioni a
partita IVA (12,3%),
·
14mila370 stagionali (10,8%),
·
10mila 230 interinali (7,7%),
·
6290 di apprendistato (4,7%),
·
2870 altre forme (2,1%).
Profilo dei candidati ricercati:
le PMI sono indifferenti all’età della persona da assumere e tendono a
privilegiare l’esperienza, mentre fra le grandi aziende è maggiore
la tendenza ad assumere giovani.
Le competenze richieste :
qualifiche nelle attività commerciali e nei servizi, operai specializzati,
impiegati, professioni tecniche, conduttori di impianti e addetti ai
macchinari.
Sulla base di questi dati, lo studio
propone una serie di considerazioni relative ai cambiamenti nel rapporto fra
aziende e forme contrattuali dopo la RiformaFornero e le altre
modifiche normative del 2012.
Su base trimestrale si registra una
maggior prudenza nell’utilizzo dei contratti a progetto, che
crescono del 3,7% a fronte di un 81,6% dei contratti a termine,
del 64,2% delle consulenze (Partite IVA) e del 41,1% dell’indeterminato.
Anche su base annua la flessione è più
evidente per i contratti a progetto (-18,6%) piuttosto che per quelli a tempo
indeterminato (-16,5%) e a termine (-11,1%).
==========================================================
Incentivi assunzione per i
licenziati da PMI
Incentivi per le
imprese che assumono lavoratori licenziati dalle PMI: 20 milioni di euro, fino
a esaurimento fondi, per le assunzioni nel 2013 nel decreto del ministro del
Lavoro Elsa Fornero.
- 12 marzo 2013
Incentivi per chi assume dopo un licenziamento da PMI
per giustificato motivo oggettivo
In arrivo incentivi pari a 20
milioni di euro per l’assunzione di lavoratori licenziati
dalle PMI: si concretizza dunque l’annunciato Decreto Fornero, ministro
del Lavoro uscente.
Con l’acuirsi della crisi sono state
tante, infatti, le PMI che si sono viste costrette a licenziare i
propri dipendenti tramite licenziamenti che si configurano tra quelli per giustificato
motivo per riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di
lavoro
L’ammissione al contributo sarà
gestita dall’INPS con procedura informatizzata e automatica, fino ad
esaurimento fondi.
Il lavoratore assunto dall’impresa dovrà rientrare tra
quelli licenziati per giustificato motivo oggettivo nell’arco dei 12 mesi
precedenti all’assunzione.
Alle imprese che assumeranno dipendenti
licenziati da piccole imprese per giustificato motivo oggettivo (GMO)
a tempo indeterminato o determinato, anche part-time (in questo caso la cifra
fissa mensile verrà riproporzionata) o a scopo di somministrazione, verranno
erogati 190 euro al mese.
Gli incentivi verranno concessi per le
assunzioni avvenute nel corso del 2013. Per le assunzioni a tempo indeterminato
la cifra verrà corrisposta per un periodo di 12 mesi, per quelle a
tempo determinato il periodo massimo sarà di 6 mesi (vedi nota ministeriale).
Altri incentivi
Ricordiamo che dal 2013 sono attive nuove misure
strutturali per l’assunzione di personale nelle aziende, che si traduce in
sgravi contributivi o finanziamenti diretti:
Professioni 2.0: le nuove
figure sul mercato
In Italia si
consolidano le professioni 2.0, professionisti e PMI che hanno sfondato
lavorando con la rete e le nuove tecnologie: ecco le figure emergenti e la
mappa italiana.
inShare
wwworkers.it
Chi sono i wwworkers in Italia
Mestieri classici ma rivisitati,
nuove professioni(consulenza…), imprenditoria (turismo…):
sono i “wwworkers” appena riunitisi Bologna per il primo meeting
italiano dei lavoratori
della rete. Risultato: 600 partecipanti, 5mila
utenti collegati alla diretta streaming, 60 storie di successo, 40 relatori.
Wwworkers è una piattaforma online rivolta a chi si
mette in proprio scommettendo inprofessioni che utilizzano le nuove tecnologie e gli imprenditori
delle PMI
innovative.
La piattaforma mette a disposizione lamappa italiana dei
wwworkers. Dagli eco-artigiani ai consulenti (servizi pubblicitari
geolocalizzati, diritto ambientale…), dai commercianti agli imprenditori
turistici: molti nativi digitali ma anche tanti over 50, con storie diverse
accomunate dalla scelta di puntare
sulla rete.
Il meeting Wwworkers Camp è stata
un’occasione per confrontarsi, elaborare proposte (alla politica e alle
istituzioni) e sviluppare l’economia della rete partendo dall’esperienza di
figure professionali la cui forza è rappresentata dall’integrazione delle nuove tecnologie in
lavori più o meno innovativi.
Dal meeting di Bologna sono infatti
emerse 10 proposte per
far crescere l’economia digitale in Italia puntando su rappresentanza,
welfare, fisco e incentivi, infrastrutture, nuovi luoghi e modelli di lavoro,
internazionalizzazione, semplificazione normativa.
I dipendenti con contratti precari,
i lavoratori senza prospettive di assunzione e tutti coloro che non sono
soddisfatti del proprio lavoro a posto fisso, o anche le donne che
vogliono riuscire a conciliare tempi di lavoro e famiglia, hanno oggi una
opportunità in più nel mondo del lavoro: il lavoro da remoto e l’imprenditoria
web.
Per studiare il fenomeno di coloro che
improvvisamente sceglie di abbandonare il posto fisso per dare vita ad una
attività imprenditoriale fondata sulle proprie passioni, che avesse nel Web
il suo elemento abilitante, il giornalista Giampaolo Colletti ha creato nel
2010 il blog wwworkers, per dare voce alle esperienze di chi
aveva compiuto il grande passo: il successo dell’iniziativa è stato tale che è
diventato un libro “Wwworkers. I nuovi lavoratori della rete” con circa 200
profili collezionati.
·
·
·
______________________